lasciate ogni speranza voi che entrate

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domenica 30 ottobre 2011

Strani incontri sotto i corni di Canzo



Dopo gli avvistamenti dei folletti nella foresta…quelli scolpiti nei tronchi dello spirito del bosco, ho scoperto che le cose strane sono ben altre… i milanesi, a parte il fatto che sono insopportabili quando tornano dalla loro scampagnata in montagna andando a 40 all’ora sulla Arosio Canzo, mentre tu stai facendo tardi al lavoro e alzargli il dito medio non ha prezzo, hanno pure il coraggio di salire a terz’alpe con gli scarponi rigidi da ghiaccio e le racchette, nemmeno stessero  andando a tre mila metri…ma i giapponesi? Che immancabilmente armati di macchina fotografica scattano mille scatti al secondo a tutto quello che si muove e non, come se stessero in piazza duomo... la cosa più strana in assoluto che ho scoperto questa mattina però è che esiste un gruppo escursionistico politicizzato, niente meno che leghista, il cui nome è "lupi delle alpi"…all’inizio, vedendo questi tipi con sta specie di divisa strana, siamo rimasti un po’ perplessi e incuriositi , ma per fortuna la mitica Silvia, che fa bene il suo lavoro di pr, ha chiesto “ciao. ma voi chi siete? siete per caso scout?” e loro “No, siamo i lupi delle alpi”. Silvia, tr buona, ha detto pure “che carini”…io non so sinceramente bene di che cosa si tratti, ho solo visto che portano un un sole delle alpi di colore rosso al braccio e ho potuto dare un occhio al loro sito internet, che glorifica tutto ciò che è nordico, passando da canzoni di de sfros a inni tedeschi, oppure a "el me gatt" o "povera rosetta"…anche se ho i miei seri dubbi che le loro imprese sarebbero osannate da qualche vero montanaro doc, perché mi sembrano alquanto confusi e sinceramente non sentivo il bisogno di “un movimento giovanile che nasce in seno all'area culturale etno-regionalista alpino-padana”…e guardate che non l’ho detto io... ma lo scrivono loro :-)

sabato 1 ottobre 2011

Un paese dei balocchi?


La festa del cavallo ad Asso me la ricordo uno spettacolo: sbandieratori e banda che dall’oratorio alla piazza mercato coloravano e riempivano il sabato del villaggio. Mio papà, poi,  mi portava a cavalcare i pony. Sia oggi che l’anno scorso però la festa me la sono persa, e la sensazione è proprio quello di arrivare al campanello e non avere il drink giusto per entrare al party L Non capisco come sia possibile che alle quattro del pomeriggio sia già stato tutto sbaraccato, con grande tristezza mia e di Gloria. Non è che tutti vanno a scuola e possono vedere i cavalli al mattino... Io, per questo post, ho preso spunto dagli ultimi esemplari , caricati a forza per far rientro a casa, dato che tra di loro c’era pure un ciuchino, o Lucignolo se vogliamo. Il piccolo somaro di salire sul carro non ne voleva proprio sapere e diciamo che i padroni non gli hanno fatto troppe gentilezze per convincerlo, anzi. Io non amo nemmeno quegli stupidi che agli animali fanno di tutto, li portano in borsa o gli mettono i bigodini, ma i maltrattamenti sarebbero da punire con la legge del contrappasso. Il povero ciuchino si dimenava per la paura e vederlo in quelle condizioni non so proprio che piacere può aver fatto agli spettatori e soprattutto ai bambini, che invece il pese dei balocchi hanno ancora il diritto di sognarlo. Sul carro per il trasporto c’erano già altri tre asini e lo spazio era davvero claustrofobico. Così mi è venuto in mente Lucignolo, quando sotto le frustate di Mangiafuoco, è stato costretto, insieme a Pinocchio ad ubbidire agli ordini dell’odioso padrone. E se dobbiamo trovare un cattivo anche per questa storia, non credo di avere molti problemi. Anche il contesto di questa settimana era particolarmente adatto per un racconto…al posto della balena noi abbiamo i siluro nei laghi briantei…e a me fanno ancora più paura. Quando ero alle elementari mi ricordo che si raccontavano già leggende metropolitane su questi pesci, tipo che avevano mangiato un cane sulle spiagge di Onno…forse non era vero ma la cosa non è così impossibile, visto che arrivano a pesare più di 100 chili e nel loro stomaco è stato trovato veramente di tutto. Per concludere, però, propongo una fatina un po’alternativa: visto le temperature tropicali, nonostante l’inizio dell’autunno, oggi al lido del Segrino c’era chi prendeva il sole in toples e allora per una volta premiamo l’azzardo, nel senso più buono del termine. E spero che Pinocchio impari a non rispettare le gerarchie perché gli è imposto ma che scelga i suoi capi per la stima e per il rispetto.