lasciate ogni speranza voi che entrate

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sabato 16 luglio 2011

ma pensa alla salute!



Ecco, questo modo di dire, che solitamente viene usato per sdrammatizzare, oggi dovrebbe iniziare ad esser preso più sul serio, vista la manovra...come è noto Erba è la città delle banche, una ad ogni angolo, è la città dove si mangia la pizza più cara, se non di tutta Italia, di tutto il triangolo lariano (nemmeno a Bellagio una margherita costa 6 euro) ma quando il farmacista è in imbarazzo a chiederti i soldi per una medicina prescritta ad un paziente che gode di invalidità perchè ha avuto il cancro, questo è il segnale che qualcosa sta cambiando. Solitamente se si domanda un prodotto o qualche tipo di rimedio ti rifilano le medicine più costose senza farsi troppi scrupoli, ma questa volta no, un rossore sulle guance e una timida giustificazzione non mi hanno comunque impedito di chiedere una spiegazione. E allora ecco la risposta "il farmaco generico non si paga ma non tutti dicono che funziona". E allora come se non bastasse avere avuto il cancro adesso il diritto alle cure è condizzionato da tre euro a scatola. Tre euro sono spiccioli per un sacco di persone ma c'è anche chi potrebbe non averli, proprio in questi giorni ho visto persone, sulla cinquantina, rubare dei vestiti al supermercato e addirittura al mercatino dell'usato (due donne italiane sottolineo). Io che certo non giustifico queste cose, mi fermo a riflettere però su come sia precaria la vita di tanti e trovo veramente vergognoso che una persona nella sua dignità di malato grave debba fare i conti non solo con la sua salute ma preoccuparsi anche dell'aspetto economico della malattia. A questo punto, credo che quel "pensa alla salute" dovremmo iniziare a prenderlo tutti un po'più sul serio.

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